Alessandro Di Giorgio

Responsabile HR in Best Western

Best Western International è parte della famosa catena alberghiera multinazionale che comprende circa 4.200 hotel indipendenti diffusi in 86 paesi. Più in particolare Best Western International è il Centro Prenotazioni Europeo della catena, aperto a Milano nel 1992.

In che contesto ha scelto di avvalersi della consulenza di RisorSe e dell’utilizzo degli strumenti PerformanSe?

Come tutti i responsabili HR, negli anni ho costruito un network di “addetti ai lavori”, che mi ha portato qualche anno fa a partecipare ad una conferenza GIDP durante la quale ho sentito Andrea Bennardo fare un intervento sugli assessment e presentare Perf Echo. Di solito questi strumenti si utilizzano in tre casi: assunzioni, promozioni oppure necessità di creare nuove strutture.

Best Western non era in nessuno di questi tre momenti, ma abbiamo deciso di fare una scelta probabilmente inusuale, soprattutto in questo momento di crisi: dare ai nostri dipendenti la possibilità di fermarsi, ragionare su sé stessi e poter lavorare sui propri punti di forza e le aree di miglioramento.

Quali vantaggi ne ha tratto ed in che modo questo strumento l’ha aiutata a gestire più efficacemente i processi?


L’aspetto che mi ha fatto innamorare di Perf Echo è stato la possibilità di conoscere le mie risorse per poterne trarre il meglio ed allo stesso tempo regalare a loro un’opportunità unica di conoscersi meglio.

Abbiamo scelto di non legare l’utilizzo di questo strumento ad un progetto aziendale classico, ma di integrarlo in un piano di miglioramento di tutto lo staff. La precisione dei risultati è impressionante: il 97% dei nostri dipendenti si sono trovati perfettamente d’accordo con il ruolo che è stato consegnato dalla mappatura!

Ci sono alcuni aspetti che ritengo essere peculiari del prodotto PerformanSe rispetto agli altri sul mercato:
• la scientificità dei risultati;

• la possibilità di simulare delle dinamiche di gruppo: noi testiamo in anticipo come l’inserimento di un dato profilo unisca nel contesto di lavoro di squadra;

• il processo dinamico: i profili non finiscono in un cassetto, perché il sistema permette di lavorare su di essi sia a livello di contesto singolo che di dinamica di gruppo, quindi ci sono infinite applicazioni anche nel campo delle simulazioni e delle proiezioni di vari sviluppi;

• il distacco di un “attore terzo”: il fatto che il consulente sia esterno, dà la possibilità di superare le diffidenze sia individuali che di gruppo, e permette di dare un forte scossone alle dinamiche in atto.

La chiarezza e la trasparenza nella comunicazione e nella restituzione dei risultati sono fondamentali per la buona riuscita di questi processi.

Il nostro messaggio era chiaro: siamo partiti dai manager e siamo andati a ritroso fino allo staff e la valutazione ha voluto essere un momento di analisi e di arricchimento per ciascuna delle nostre risorse, con la restituzione di un feedback che ha permesso loro di valutarsi come mai prima.
In questo momento critico, penso che molte aziende credano che il primo taglio da fare sia proprio quello sulla consulenza e sulla formazione, ma il fai-da-te non potrà mai sostituire strumenti così precisi ed efficaci.

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