Sviluppare l’intelligenza attraverso una mente sintetica. Il viaggio di Howard Gardner

“Conosci te stesso” è la scritta che appariva sul frontone del tempio di Apollo a Delfi. Nel suo significato originale, pare che Apollo intimasse agli uomini di “riconoscere la propria limitatezza e finitezza”. Ma, aggiungerei io, allo stesso tempo “riconoscere il proprio potenziale e quello che possiamo utilizzare per avere successo nelle cose della vita”.

Penso che questo messaggio tramandato dagli antichi greci sia caro e conosciuto anche a Howard Gardner, insegnante di Scienze cognitive e dell’educazione e di Psicologia a Harvard, autore del libro Una mente sintetica – Indagine sulle mie intelligenze. In questa opera, frutto dei suoi studi su quelle che lui chiama “aree di luce” del nostro cervello, compie un salto ulteriore e ci spiega come metterle a frutto e valorizzare le potenzialità che natura e cultura ci offrono.

Con la teoria delle intelligenze multiple, Gardner rivoluziona la psicologia, dimostrando che non esiste un’unica intelligenza umana che possa essere misurata secondo modelli psicometrici standard. Critica il solo utilizzo del QI, l’analisi del quoziente d’intelligenza, sostenendo che è limitante e incompleto, e ispira nuovi modelli educativi dedicati allo sviluppo delle intelligenze diverse.

In questo libro, lui stesso diventa il proprio caso studio ed esplora la propria mente. Dalla combinazione di racconto e analisi, emerge la definizione di mente sintetica, che procede mettendo insieme elementi diversi, innesca l’attività di intelligenze diverse e, a differenza della mente creativa, viene guidata e rafforzata dai dati.

 

Quali sono queste intelligenze?

Gardner ne ha identificate 7:

logico-matematica, linguistico-verbale, cinestetica, visivo-spaziale, musicale, intrapersonale, interpersonale, e, di recente, ne ha aggiunte altre due, la naturale e l’esistenziale. Assecondare quelle che sono più sviluppate in ciascuno di noi è il nostro compito fondamentale. Conoscerci è meno arduo di quello che sembra: significa seguire le nostre inclinazioni e capire che collaborare con gli altri è un ottimo modo per farle emergere. Quindi un’attenzione speciale va riservata al lavoro sulla nostra intelligenza interpersonale.

 

Educa te stesso. Vai avanti e fallo!

 

Come si affina una mente sintetica?

Attraverso cinque punti: attenzione, analisi, riflessione, connessioni, comunicazione. In una unione equilibrata di discipline scientifiche e umanistiche, perché, nonostante l’Intelligenza Artificiale sia sempre più presente nelle nostre vite, continuiamo a vivere in un mondo di esseri umani. Non basta scegliere un problema e analizzarlo nei suoi numerosi aspetti: bisogna puntare a soluzioni che vadano oltre il senso comune e, almeno in certi casi, cambino il modo con cui pensiamo.

In molti si chiedono se sia più importante consolidare i propri punti di forza o rinforzare le aree di debolezza. Si possono fare entrambe le cose, ma la direzione dipende dagli obiettivi che si vogliono raggiungere. Alla base, quindi, è essenziale che ci sia un progetto. Con gli obiettivi si può fare la differenza. Bisogna decidere cosa si vuole ottenere e perché.

Ognuno di noi è unico e deve esserne consapevole. Iniziate a sfogliare questo libro: conoscerete la vostra individualità e scoprirete che sviluppare una mente sintetica è sempre più necessario nel mondo in cui viviamo.

 

 

Tratto dal testo: Howard Gardner, Una mente sintetica – Indagine sulle mie intelligenze

A cura di: Andrea Bennardo

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